Una notizia che di certo non farà piacere a molti è quella relativa all’aumento della bolletta del gas previsto per il 2018. Un aumento che secondo l’Unione Nazionale Consumatori sarà in media di circa 51 euro per famiglia da gennaio 2018 a gennaio 2019.
L’Autorità per l’energia ha quantificato in circa il 5,3% la crescita della spesa in bolletta per la luce, e del 5% per il gas. Il dato è emerso dall’aggiornamento delle condizioni economiche per famiglie e piccoli consumatori fornito dall’Autorità per l’energia.
Il settore dei consumi è però sempre in evoluzione e prevede soluzioni differenti da parte di ogni operatore. Una novità rilevante in questo senso arriva da Eviva Energia, che presenta interessanti offerte gas e luce per risparmiare qualcosa in bolletta.
In ogni caso si tratta di un argomento sul quale è importante aggiornarsi e restare al passo con le novità per evitare di incorrere in brutte sorprese. In questo articolo cerchiamo di delineare le principali novità introdotte in materia negli ultimi tempi.
Aumenti in bolletta: il disappunto delle associazioni di categoria
Quella degli aumenti è stata una novità che ha mandato su tutte le furie le associazioni di categoria. Unione dei Consumatori e Codacons hanno espresso tutto il loro disappunto in merito a questa situazione, dichiarando che 79 euro in più a famiglia (51 per il gas e 28 per la luce) è una misura davvero sproporzionata. Un aumento che secondo il presidente di Unione Nazionale Consumatori graverebbe pesantemente sulle famiglie, già tartassate da molte tasse.
Della stessa opinione il presidente del Codacons Carlo Rienzi, che rincara la dose sottolineando come questi aumenti siano stati determinati da speculazioni che non hanno nulla a che fare con le reali spese per l’approvvigionamento.
Il Codacons ha anche presentato una tabella che dimostra come negli ultimi 5 anni ci fosse stato un ribasso delle bollette, lasciando intendere che un netto aumento per i prossimi due anni appare quantomeno anomalo.
Nel 2016 il Tar di Lombardia diede ragione al Codacons, sospendendo i rincari previsti per l’energia elettrica. Anche in questa circostanza l’associazione dei consumatori fa sapere che valuterà la denuncia di eventuali anomalie presso le autorità preposte.
Novità positive per i consumatori: prescrizione contestazioni
Dalle notizie negative passiamo a quelle positive nell’ottica del consumatore. A fare da contraltare agli aumenti voluti dall’Autorità per l’Energia sono arrivate due novità che riguardano la prescrizione e le contestazioni della bolletta.
Per quanto riguarda la prescrizione delle bollette di luce e gas, c’è da dire che la Legge di Bilancio 2018 l’ha portata da 2 a 5 anni.
Ciò significa che la società che fornisce energia elettrica può richiedere al consumatore gli arretrati degli ultimi 24 mesi e non quelli degli ultimi 60 mesi.
Questa modifica riguarderà non solo i conguagli, ma anche le bollette mensili o bimestrali per i normali consumi.
L’altra novità a tutela del consumatore, in vigore dal gennaio 2018, permette di contestare le bollette di luce e gas in caso di irregolarità. Le fattispecie per avviare la procedura di contestazione sono:
- l’attivazione di uno o più servizi che non sono stati richiesti;
- il recapito non avvenuto di una bolletta;
- una spesa troppo alta in proporzione al consumo.
In questi casi, la procedura stabilisce di fare una segnalazione e tentare una conciliazione con il proprio fornitore.
Se questa andasse a vuoto, il consumatore può presentare un’istanza all’Autorità per definire la controversia. Tale istanza deve necessariamente essere inviata all’Autorità entro 30 giorni dalla mancata conciliazione, e il procedimento deve obbligatoriamente concludersi entro 4 mesi dal deposito dell’istanza stessa.