È risaputo che con lo sviluppo tecnologico sempre più persone tendono ad utilizzare internet in modo quotidiano. In tanti si connettono ad internet per svolgere le azioni più disparate, seguire le lezioni, connettersi ai social oppure fare gli acquisti in tutta comodità senza dover uscire di casa.
Non è un mistero, infatti, che gli e-commerce sono sempre più diffusi. Molte persone, infatti, scelgono di trasferire la loro attività sul web (o affiancare la vendita online a quella tradizionale) per raggiungere più consumatori in modo agevole su tutto il territorio.
Tuttavia, gli shop online presentano diverse criticità, tra cui quella della sostenibilità ambientale. Può sembrare strano, ma questa modalità di interagire con il mercato e con i consumatori non è sempre compatibile con il benessere dell’ambiente che ci circonda.
Sito web sostenibile
Tutti sanno che un e-commerce funziona, ovviamente, mediante l’utilizzo del web. Pertanto, per garantire un e-commerce a basso impatto ambientale, è bene occuparsi in primo luogo dello sviluppo della piattaforma per gli acquisti. Il primo passo è scegliere un hosting provider che sfrutti l’energia sostenibile o a risparmio energetico, come il green hosting di IONOS. In questo modo, in poche parole, è possibile puntare su energie rinnovabili e non gravare sul benessere dell’ambiente.
Occorre, poi, migliorare l’esperienza dell’utente durante la navigazione, la cosiddetta User Experience. Infatti, più gli utenti navigano sul sito web attraverso pagine intermedie, più il server impiega energia. Per questo è fondamentale rendere la ricerca degli articoli facile ed immediata, mostrando gli articoli più richiesti in homepage. In questo modo è possibile rendere anche più agevole la consultazione del sito web.
Inoltre, è bene precisare che un sito può rallentare anche per via dell’utilizzo di molteplici file, ma ovviamente un e-commerce necessita di foto esplicative in modo da poter mostrare ai consumatori i prodotti in vendita e le proprie caratteristiche. Pertanto, è bene scattare foto professionali e dettagliate, in modo da utilizzarne poche ed evitare gli sprechi che incidono negativamente sull’ambiente.
Attenzione all’aspetto logistico
Il primo suggerimento per inquinare di meno con la consegna dei pacchi, riguarda la possibilità di personalizzare la consegna. Infatti, i corrieri che arrivano “a sorpresa” rischiano di viaggiare a vuoto, non trovando i destinatari dei pacchi a casa. Pertanto, sarebbe meglio offrire la possibilità di scegliere data e fascia oraria di consegna, per andare sul sicuro.
Oppure, si può offrire l’opzione del ritiro presso un punto di consegna, incentivando tale scelta con un risparmio economico. In questo caso, il corriere dovrà fare solo un viaggio, lasciando più pacchi in un solo posto. Ancora, è preferibile optare per servizi di consegna con veicoli ecologici (meglio se elettrici), che coniugano al minore impatto sull’ambiente anche efficienza.
Per quanto riguarda l’imballaggio, invece, è necessario ridurlo al minimo, evitando di sprecare plastica o carta inutile. Inoltre, è meglio scegliere imballaggi completamente riciclabili (quindi non solo il pacco ma anche l’inchiostro per stampare l’indirizzo e il materiale di riempimento). Scegliendo pacchi riutilizzabili, poi, si può chiedere ai clienti di conservarli ed impiegarli nel caso di eventuali resi.