Nelle costruzioni sostenibili sta diventando sempre più diffusa la costruzione di tetti verdi, ossia di veri e propri giardini che vanno a sostituire il tradizionale tetto composto da tegole e coppi.
Realizzare un tetto verde è, in realtà, una pratica già utilizzata nell’antichità dalle popolazioni del nord Europa. In Scandinavia infatti, fin dalla preistoria, tetti di rifugi ed abitazioni erano ricoperti con corteccia di albero e zolle ti terra, pratica questa molto diffusa anche per tutto il periodo del Medioevo. Nel XVIII secolo, le costruzioni situate nelle zone rurali della Norvegia avevano ancora questa tipologia di copertura.
Perché realizzare un tetto verde?
Vantaggi
Oggi la tecnica, ripresa e rivisitata attraverso l’utilizzo di nuove e tecnologie e materiali innovativi, ha trovato uso nell’ambito della bioedilizia. Il tetto verde oltre ad essere esteticamente gradevole, presenta molti vantaggi che influiscono positivamente sull’efficienza energetica dell’edificio, riducendo i consumi necessari alla climatizzazione.
Il tetto è la parte strutturale di un edificio dove si ha la maggiore dispersione di calore. Rispetto alle tradizionali coperture, il tetto giardino garantisce un migliore isolamento e mantiene l’equilibri del microclima.
Se un comune tetto in estate può raggiungere gli 80 gradi durante il giorno e scendere sino a 20 gradi durante le ore notturne, un tetto verde mantiene in estate una temperatura costante di circa 25°. Inoltre, non solo contribuisce alla riduzione dei consumi energetici ma depura l’aria dall’inquinamento ed isola gli ambienti interni dai rumori provenienti dall’esterno.
Studi recenti dimostrano che un edificio con copertura vegetale, rispetto ad uno con copertura tradizionale, consuma il 23% di energia in meno per il riscaldamento e il 75% in meno per il raffrescamento.
Quali sono le tipologie di tetto verde?
Tetti verdi estensivi. Alla vista, la tipologia di tetto verde estensiva, ricorda un manto erboso. La sua realizzazione necessita di pochi centimetri di terra e il tempo da dedicare alla sua manutenzione è minimo.
Tetti verdi intensivi. Appaiono come veri e propri giardini sollevati, dove è possibile realizzare anche aree calpestabili, collocare alberi, attrezzature e arredi. Ovviamente, rispetto alla tipologia estensiva, i giardini pensili intensivi necessitano di uno strato di terreno alla base maggiore e una struttura portante più resistente. Inoltre, l’impegno previsto per la manutenzione sarà maggiore in quanto saranno necessarie anche potature e la realizzazione di sistemi di irrigazione.